USA finanziano stragi

LE RIVOLTE IN SIRIA: un’altra strage finanziata dagli Stati Uniti

Salve a tutti, come al solito ci troviamo di fronte a un’altra vicenda che viene spacciata come una rivolta popolare, una sorta di risveglio politico del popolo o di una eventuale maggiore consapevolezza. Purtroppo non è così, abbiamo sempre parlato di rivolte causate da infiltrati della CIA, da complotti di varie società segrete e di gruppi ribelli pagati dall’occidente per dare il LA alla canzone che si chiama: rivolta di sangue. Queste rivolte in realtà sono guerre indirette fatte dall’occidente su questi paesi ma in maniera “pulita”, diamo sempre l’impressione che siano loro che hanno voluto la rivolta, così è facile scappare da ogni accusa. La CIA e L’FBI di sicuro non si faranno scappare nulla, magari non avremmo delle prove tangibili di ciò che sto dicendo, ma l’intuito e soprattutto avere un’ampio raggio d’informazione e una reale completa visione, rende chiaro quanto una prova schiacciante la reale e terribile verità. Ma vi siete mai chiesti come, gente che normalmente non ha i soldi per un pezzo di pane, si sia procurata fucili, armi munizioni e addestramento per poter condurre una rivoluzione? In Africa quante volte avete visto queste scene? Africani che si ammazzano fra di loro armati fino ai denti che fanno il nostro gioco: uccidere la gente in nome di una fantomatica libertà e di una inesistente democrazia. Io non capisco come una cosa così palese riesca a restare così nascosta, non capisco come molti di voi siano ancora scettici. Siamo comandati dal Dio denaro che non fa altro che uccidere, distruggere e ancora uccidere, i potenti con in mano fior di quattrini corrompono mezzo mondo, la gente per i soldi ammazza, uccide delle vite umane innocenti solo per avere del denaro in cambio. Lo so è palese che sia così ma continua a stupirmi ogni giorno questa cosa. I miserabili che abbiamo al potere in tutto il mondo sacrificano migliaia di persone solo per i loro comodi, il loro potere e il loro denaro senza scrupoli o remore. Voglio che leggiate un’articolo molto interessante sulla questione:

PER LA GRAN PARTE DISARMATI SIGNIFICA BEN ARMATI
DI TONY CARTALUCCI
Land Destroyer
Quando i media di regime proclamano che i manifestanti siriani sono “per la gran parte disarmati”, stanno dicendo in modo orwelliano che sono davvero ben armati.

Los Angeles Times, La repressione in Siria soffia sulle fiamme settarie: “Nell’aver scatenato il potere militare contro i contestatori arabi sunniti e curdi per la gran parte disarmati, il regime di Assad, dominato dalla minoranza degli alawiti – un ramo degli sciiti -, ha acuito le divisioni etniche e settarie della regione.”

The Australian, Assalto siriano dopo che sono stati ‘massacrati’ dei soldati: “Gli attivisti siriani dicono che più di 1.300 persone, per la gran parte civili disarmati, sono morti nelle manifestazioni ispirate dalle rivolte popolari in tutto il Medio Oriente e nel Nord Africa.”
BBC, La crisi in Siria: un report delle NU la repressione delle proteste: “L’uso dei proiettili contro i civili per la gran parte disarmati ha ucciso circa 1.100 persone, come riporta il resoconto.”

MSNBC, Assad in Siria toglie l’incarico al governatore di Hama nel tentativo di calmare i dimostranti: “I gruppi a tutela dei diritti civili in Siria hanno detto che sono state uccise più di 1.400 persone, manifestanti per la gran parte disarmati, dalla metà di marzo.”

The Washington Post, La battaglia sul confine libanese illustra ulteriori implicazioni della rivolta siriana: “I profughi hanno offerto dettagli nella complessità della battaglia in corso per il controllo della Siria tra il regime di Assad e il movimento di protesta popolare largamente senza leader e per la gran parte disarmato.”

Queste ammissioni, per quanto riportate in modo ambiguo, indicano che i protestanti siriani sono tanto armati quanto sostenuti, finanziati e addestrati dal governo degli Stati Uniti. Più di recente, un report di Sky News ha chiaramente affermato che un assalto dell’esercito siriano a Hamah “ha prontamente avuto la risposta di uomini dell’opposizione armati con le mitragliatrici che hanno fatto fuoco sulle stazioni di polizia.” Con questo approccio, i difensori delle rivolte in corso diranno, come hanno già fatto per la Libia, che questi contestatori si stanno semplicemente difendendo da un governo genocida. Tuttavia, la storia di violenza nell’opposizione siriana è un fatto ben documentato, così come le aspirazioni degli Stati Uniti sono quelle di seminare una simile rivolta in nome di un egoistico “cambio di regime”. (altro…)