Fukushima, dopo più di 3 anni arriva la verità

Il governo costretto a pubblicare la testimonianza dell’ex direttore. L’energia atomica supersicura era una favola.

Oggi il governo giapponese ha annunciato che renderà nota la testimonianza sul disastro nucleare dell’11 marzo 2011 rilasciata da Masao Yoshida, allora direttore della centrale nucleare di Fukushima Daiichi della Tokyo electic power company (Tepco). Durante una conferenza stampa il capo di gabinetto del governo di centro-destra, Yoshihide Suga, ha detto: «La renderemo pubblica il più presto possibile, a settembre. Allo stesso tempo saranno verificate la prima versione delle testimonianze di altri intervistati»

Quella che ormai tutti chiamano “testimonianza Yoshida” è il resoconto fatto al gruppo investigativo nominato dal governo dall’ex direttore della centrale nucleare, rimasto segreto fino a che il quotidiano giapponese Asahi Shimbun non ha ottenuto il documento e lo ha reso noto il 20 maggio, mettendo in forte imbarazzo il governo e rendendo noto in tutto il mondo le gravissime mancanze che hanno contribuito alla tragedia nucleare.fukushima-cartello-nucleare-320x234

Il governo si era però rifiutato di rilasciare il contenuto della testimonianza integrale di Yoshida, che intanto è morto per una malattia nel luglio 2013, dicendo che l’ex direttore Tepco di Fukushima Daiichi aveva lasciato una richiesta scritta di non rendere nota la sua deposizione per timore che venisse male interpretata.

Ma dopo che anche il Sankei Shimbun (dal 1 agosto 2014) ha iniziato a riportare brani del documento, il governo ha cambiato posizione e ha oggi affermato che non c’è più bisogno di mantenere segreta la deposizione di Yoshida, brani della quale stanno ormai circolando su diversi media. Suga ha detto: «Alcuni giornali hanno pubblicato stralci di interviste, e le preoccupazioni dell’ultimo capo dell’impianto sono diventate una realtà. Non pubblicare le interviste sarebbe in contrasto con il desiderio di Yoshida. La situazione è cambiata e rilasciarle non causerà problemi. Le informazioni che riguardano la privacy e la sicurezza nazionale, nelle interviste non saranno divulgate. Funzionari del governo sono in contatto con più di 700 persone intervistate dal panel per ottenere il consenso per renderle loro interviste pubbliche. Le interviste di Yoshida saranno rese pubbliche con alcune di queste interviste. Il governo fornirà il resto delle interviste non appena arriveranno le autorizzazioni, e finirà questo lavoro entro l’anno».

E’ lo stesso network radio-televisivo ufficiale del Giappone, l’Nhk, a rivelare che l’ex direttore della centrale di Fukushima Daiichi ha testimoniato sulle falle nel sistema di approvvigionamento logistico della struttura.

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Gli eventi precipitano

Hurricane-Sandy-USPerché tanti disastri, perché le guerre, il clima atmosferico impazzito, quello sociale e umano allo sbando e perché tanta fretta a concludere “riforme” che, secondo me, non sono affatto tali? Le risposte sono tante, ma c’è una che in genere sfugge. L’attenzione a stragi e a problemi insoluti nasconde la soluzione: l’unità tra Uomo e Universo, composto di infiniti mondi intelligenti, mondi nel futuro rispetto al nostro presente, come ha affermato Giordano Bruno e oggi confermano i calcoli.

Il mondo è in guerra… perché? Perché la mente umana è “educata” a credere alla divisione, a una memoria comune, scissa tra creazione ed evoluzione. Da un lato teologie secondo cui il “buon dio” caccia Adamo ed Eva dal paradiso e, dall’altro, teorie come quella del Big Bang che espellono l’uomo – “unico” osservatore dell’universo – dall’universo stesso.

Alla base di entrambe c’è un “unico dio” venerato da tutti, il tempo lineare, utile a calcolare le traiettorie dei proiettili, le orbite dei pianeti e persino le tappe dell’evoluzione cosmica e/o biologica. Questo ”unico dio” domina la storia umana, fa crescere il debito e la miseria dei tanti, i profitti e i privilegi dei pochi che dirigono le finanze, la politica e il culto per lo stesso “unico dio”.

Il fatto è che questo “unico dio” non esiste affatto in Natura, ma ormai tutti ci credono e il potere mondiale lo rende reale, coltivando un “sapere” contro… Natura.

La Vita si rigenera in attimi imprevedibili, il cambio del clima è improvviso e i mutamenti sono senza precedenti, riconoscono tutti. Il rischio è che qualcuno dubiti di un “sapere” che è l’arma più efficace e duratura del potere; quest’ultimo ha fretta perciò di garantirsi il controllo sui popoli e sui media, di accrescere la paura del “nemico” e quindi riaffermare la “necessità” del suo migliore business: la produzione e la vendita di armi.

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